Gamberi marinati al Campari con maionese alla barbabietola
Ingredienti per 4 persone:
12 gamberi di taglia grande
8-10 cime di barbabietole, con gambo rosso
12 ml di olio extravergine di oliva
3 gr di sale Maldon
Per la marinatura:
400 g di Campari
300 g di colatura di alici
200 g di aceto di riso
1 lt di acqua
310 g di zucchero di canna
20 g di sale fino
Per la maionese di barbabietole:
1 barbabietola cotta
300 ml di olio di semi
2 uova
2 g di aceto di vino bianco
3 g di sale fino
salsa Worcester
tabasco
Per i gamberi: separate le teste dalle code e conservate da parte le teste.
Eliminate il filamento dell'intestino sulla schiena sfilandolo o dal basso o dall'alto oppure incidendo la schiena del crostaceo e staccandolo con la punta di uno stuzzicadenti.
Tenete le code da parte.
Per la marinatura:in una pentola grande portate ad ebollizione l'acqua, l'aceto, lo zucchero di canna e il sale fino; fate bollire 3 minuti, poi fate raffreddare e tenete da parte.
Scaldate il Campari e, quando comincia a bollire, avvicinate alla superficie del liquido uno stecchino acceso e vedrete che prende fuoco: in questo modo si elimina l'alcol.
Una volte che il Campari è sfumato, fatelo ridurre della metà in modo che alla fine ne restino 200 g.
Lasciatelo raffreddare e unitelo allo sciroppo che avete preparato prima.
Aggiungete anche la colatura di alici: versate ora la marinatura in un contenitore alto e immergetevi i gamberi.
Lasciateli così per 8-10 ore in frigo, coperti da pellicola trasparente.
Dopo la marinatura, scolate,asciugate e conservate ancora in frigo.
Per la maionese di barbabietola: tagliate a tocchetti la barbabietola e frullatela con l'olio di semi, passare al colino e ottenete così un olio di semi alla barbabietola colorato, che poi sarà la base per la maionese.
Quindi prendete le uova, l'aceto e il sale e preparate la maionese secondo il procedimento tradizionale. aggiungendo l'olio a mano a mano e montando. Regolate con un po' di Worcester e di tabasco.
Servite i gamberi accompagnati con la maionese e delle cime di barbabietole, condite con un pizzico di sale e un po' di olio.
Tratta dal libro "Dire, fare, brasare" di Carlo Cracco
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